Sondaggio, crack del CentrodestraVenerdì, 30 settembre 2011 - 11:10:11
La crisi sembra aver dato il colpo di grazia alla coalizione di
Centrodestra. Il Pdl perde due punti da prima dell'estate, scendendo al
24,5%. Anche la Lega retrocede assestandosi all'8,5%, mentre Fli sale al
4%.
Sono questi i dati pubblicati in esclusiva da Affaritaliani.it dell'Istituto Tecnè. A
sinistra il Pd perde un punto e mezzo fermandosi al 28%. Chi guadagna
sono Sel e Idv che arrivano rispettivamente all'8 e 7 per cento. Exploit
per il Movimento 5 stelle che raggiunge il 4%.
Da giugno cresce l'area del non voto e calano i principali partiti. La
spinta antisistema rappresentata dal movimento cinquestelle raggiunge
il 4%. Nel PdL si registra una flessione del 2% da luglio 2011, ma se
si raffronta il dato con le ultime elezioni politiche emerge un distacco
di quasi 13 punti percentuali ( dal 37,4% del 2008 al 24,5% del
settembre 2011).
La Lega con l'8.5% delle preferenze non è più il contenitore degli scontenti del PdL, che si orientano verso l'area del non voto e del nuovo polo centrista.
Spostandosi all'opposizione, si registra una battuta
d'arresto nella crescita del Pd a vantaggio di IdV e Sel (28% contro il
29,5% di luglio), ma il Pd si conferma comunque primo partito.
Nel complesso si consolida lo scarto del centro
sinistra (Pd, Idv, Sel, Ps, Federazione della Sinistra, Radicali) sul
centro destra (Lega, PdL, La Destra) con un + 12,5%.
''In questo momento la crisi economica e la crisi politica si avvitano su se stesse- spiega Carlo Buttaroni, sociologo
e Presidente di Tecnè- c'è una corrispondenza tra comportamento
elettorale e malcontento nella società, all'aumento del disagio si
registra un aumento dell'area del non voto e contestuale una crescita di
quei partiti che non rappresentano un'opzione di governo del paese''.
Le intenzioni di voto sono state rilevate tramite metodo CATI
(interviste telefoniche) fra il 28 e il 29 settembre 2011. Sono state
effettuate 1.000 interviste sull'intero territorio nazionale con un
campionamento casuale e stratificato per area geografica (1° stadio),
ampiezza demografica del comune di residenza (2°stadio), genere ed età
(3° stadio). L'errore campionario massimo per l'indagine nazionale è
pari al 3,5%.