| | SALDATURA A FILO CONTINUO M.I.G. | |
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francesco simpatizzante
Numero di messaggi : 80 Data d'iscrizione : 05.06.09
| Titolo: SALDATURA A FILO CONTINUO M.I.G. Mar Mar 02, 2010 11:13 pm | |
| Il sistema tecnicamente detto M.I.G. (metal inert gas) è conosciuto più comunemente come filo continuo. L’utilizzo della saldatrice ad arco permette di realizzare, saldature su lamiere molto sottili e cordoni di saldatura privi di scorie e porosità, caratterizzate da un aspetto impeccabile.
Come per la saldatrice ad elettrodo anche qui è presente il cavo di massa (da collegare all’oggetto da saldare) e la torcia (pinza isolata impugnata dall’operatore). L’elettrodo in questo caso, è costituito da una matassa di filo alloggiato nella macchina. La pressione del pulsante presente sulla torcia mette in funzione tre meccanismi: 1) Il piccolo motore elettrico che svolge la matassa e spinge il filo attraverso un condotto fino alla torcia. 2) L’elettrovalvola che apre il condotto per fare giungere il gas protettivo alla torcia. 3) La chiusura del circuito elettrico che consente la saldatura. Tutti e tre i meccanismi necessitano di taratura, velocità del filo, pressione d’uscita del gas protettivo, intensità di corrente. Sul pannello frontale di queste macchine ci sono almeno due manopole, una per la velocità del filo e una per l’intensità di corrente (nelle versioni più economiche questa regolazione si limita ad un commutatore con due sole posizioni, minima e massima intensità). Il gas protettivo ha le sue regolazioni sulla parte posteriore della saldatrice oppure sulla tubatura di raccordo saldatrice bombola. In molte piccole saldatrici non è previsto il circuito per il gas protettivo. In questi casi si utilizzano matasse di filo animato. Questo filo ha nel suo interno un’anima di materiale disossidante che reagisce col bagno di fusione e limita l’aggressione dall’ossigeno circostante. Pur conservando alcune caratteristiche, rispetto all’uso del gas protettivo, il cordone di saldatura è di qualità inferiore. Tutte le regolazioni sono di fondamentale importanza per la riuscita delle saldature ed è consigliabile eseguirle con questa sequenza: gas, corrente, filo. Una volta imparate le manovre di regolazione, saldare con questo tipo di macchina sarà estremamente semplice. Di fondamentale importanza sono le protezioni, da indossare durante lo svolgimento di queste saldature. Grembiule in cuoio, guanti e maschera. Vi consigliamo inoltre, d'indossare un cappello di cotone, magliette a maniche lunghe (anche in estate) e se pensate che il lavoro possa durare più di qualche ora, di coprirvi il collo con un fular. Questi ultimi accorgimenti, in molti casi, vi eviteranno arrossamenti della pelle e fastidiosi pruriti, dovuti all'emissione di raggi ultravioletti.
Solitamente all’uscita della bombola sono collegati due manometri ed il regolatore di pressione. Il primo manometro indica la pressione della bombola e quindi lo stato di carica, il secondo la pressione d’uscita del gas, spesso indicata con una scala in litri/minuto (L/m). Con la saldatrice accesa e bombola aperta si da inizio alla manovra di regolazione. Impugnare la torcia e tenere premuto il pulsante, contemporaneamente ruotare il regolatore di pressione in modo che l’indice del manometro segni una pressione di circa 0,8 bar oppure 8 L/m. Solitamente questa quantità di gas è sufficiente a creare un cono protettivo sulla punta della torcia durante la saldatura. Tuttavia in ambienti ventosi questo cono di gas protettivo può essere deviato, dando vita a cordoni di saldatura porosi ed inconsistenti. È necessario che in tali circostanze la pressione d’uscita del gas sia superiore, in modo da formare un getto più forte e meno sensibile al vento.
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| L'operatore esegue la regolazione della pressione. Il manometro di sinistra indica lo stato di carica della bombola. Il manometro di destra indica la pressione d'uscita del gas, variabile attraverzo l'apposita manopola di regolazione. Ultimata la regolazione e rilasciato il pulsante sulla torcia, la pressione indicata dal manometro sale. Questo valore di pressione non ha alcuna importanza, scenderà nuovamente sul valore stabilito alla pressione del pulsante torcia. | Diminuire o aumentare l’intensità di corrente, significa ottenere una minore o maggiore penetrazione della saldatura. Utilizzando la saldatrice su metalli sottili è sufficiente una bassa penetrazione e quindi una bassa intensità di corrente. Per metalli spessi è necessaria una maggiore penetrazione, sinonimo di elevata corrente. Sul pannello frontale di alcune macchine è riportata una tabella che stabilisce la posizione del commutatore di regolazione della corrente in base allo spessore del metallo da saldare. A prescindere dalla presenza della tabella è bene saper riconoscere, se l’intensità di corrente impostata è valida per lo spessore del metallo su cui si sta lavorando. Soltanto dopo avere ultimato le fasi di regolazione è possibile tale verifica, osservando la prima saldatura. Il metro di valutazione della qualità della saldatura non è differente da quello descritto per il sistema ad elettrodo, con la differenza che ad ogni variazione di corrente dovrà corrispondere un aggiustamento della velocità del filo.
[b]Le saldature sono rappresentate in sezione.[/b]
[b]La velocità del filo all’uscita della torcia deve essere variata in base alla regolazione della corrente che a sua volta deve essere variata a seconda dello spessore del metallo da saldare. Ad ogni variazione dell’intensità di corrente deve corrispondere un aggiustamento della velocità del filo. Corrente alta, velocità del filo alta. Corrente bassa velocità del filo bassa.
[/b] | Una corrente elevata favorisce una maggiore penetrazione, ossia il metallo viene solcato più profondamente. Come conseguenza è necessaria una maggiore quantità di materiale d’apporto e quindi un aumento della velocità del filo. Quella del filo, tra tutte le regolazioni è sicuramente la più importante e richiede rapidità e buon orecchio. Prendete un pezzo di metallo di scarto, applicate la pinza di massa e poggiatevi il becco della torcia con una inclinazione di 45°. Con l’altra mano portatevi sulla manopola di regolazione filo. Pigiate il pulsante della torcia mantenendola immobile e contemporaneamente ruotate la manopola alla ricerca della giusta regolazione. Supponiamo di partire con la manopola di regolazione sullo zero. Ruotandola gradualmente verso destra inizia uno scoppiettio irregolare che aumenta di frequenza all’aumentare della velocità d’uscita del filo. Continuando a ruotare la manopola si passa inevitabilmente per il giusto punto di regolazione, caratterizzato da un rumore simile ad una serie di piccoli scoppi in rapida successione, così vicini l’uno a l’altro dall’essere appena distinguibili. Aumentando ulteriormente la velocità del filo si ricade in un conseguente rumore irregolare simile a quello precedente al giusto punto di regolazione. Possiamo dire che questa procedura è uguale al sistema di sintonia delle vecchie radio, dove individuata la stazione si procedeva con piccoli spostamenti della manopola alla ricerca della migliore taratura in modo da ottenere un segnale pulito. In alcune saldatrici dopo qualche minuto di lavoro, a causa dello scaldarsi della macchina, può essere necessario un aggiustamento della taratura. Senza una buona regolazione del filo non è possibile realizzare la saldatura. |
| L'operatore esegue la regolazione del filo. Il suo pezzo di metallo di prova è costituito dalla parte bassa del banco di lavoro. Durante questa fase non ha alcuna importanza l'osservazione della saldatura. Rivolgete il viso dalla parte opposta e ascoltate attentamente la variazione del rumore generato dalla saldatura al variare della posizione della manopola di regolazione.
| Come nella saldatura con elettrodo rivestito, anche in questo caso si ricorre all'esecuzione di punti di saldatura. Supponiamo di dovere unire due tubolari quadri. Dopo averli perfettamente allineati ed ancor meglio bloccati con dei morsetti, applichiamo quattro punti di saldatura sui rispettivi angoli. Il punto deve saldare perfettamente i due pezzi mantenendo una dimensione ridotta. I tubolari bloccati dai punti, sono pronti per le saldature finali, da realizzare se possibile contrapposte.
L'esecuzione dei punti di saldatura con una saldatrice a filo continuo è relativamente semplice. In questa fase, in via eccezionale, poggeremo il becco della torcia sui pezzi con un inclinazione di 45°, con il filo indirizzato esattamente sul punto di giunzione. Ora la mano destra che sostiene la torcia deve rimanere immobile mentre la mano sinistra servirà come protezione dall'irraggiamento. Si è volutamente omesso l'uso della maschera che durante questa fase è spesso d'intralcio. Sarà indispensabile dove non è possibile appoggiare il becco della torcia e si è costretti a mettere il punto di saldatura a mano libera. Per maggiore sicurezza vi invitiamo comunque ad utilizzarla. Le foto sono state scattate dallo stesso punto di vista dell'operatore. A sinistra: Il becco si appoggia sui pezzi, il filo è indirizzato esattamente nella zona dove si vuole mettere il punto di saldatura. Al centro: un attimo prima dell'esecuzione del punto di saldatura. La mano indossa un guanto di cuoio e impedisce che il viso venga raggiunto dall'irraggiamento diretto. Durante la breve durata del "punto" è bene non volgere il viso e lo sguardo sulla zona interessata. A destra: il punto di saldatura è fatto. Prima di procedere alla saldatura controllate sempre che i punti abbiano fatto buona presa e che i pezzi abbiano mantenuto un buon allineamento.Inoltre durante la costruzione di telai o di forme geometriche in genere, l'uso dei punti di saldatura per una prima impostazione della struttura, lasciano la possibilità di eseguire piccoli aggiustamenti come allineamento e squadro. | |
| | | francesco simpatizzante
Numero di messaggi : 80 Data d'iscrizione : 05.06.09
| Titolo: Re: SALDATURA A FILO CONTINUO M.I.G. Mar Mar 02, 2010 11:19 pm | |
| Questo tipo di saldatrice è oggi preferita a quella ad elettrodo. Il particolare sistema di saldatura permette l’esecuzione di cordoni dall’aspetto impeccabile e privi di scorie. Più ingombrante e complessa di quella ad elettrodo, è usata solitamente come stazione saldante fissa. La denominazione MIG sta a significare Metal Inert Gas, ossia metallo protetto da gas inerte. Per la saldatura degli acciai a media e bassa percentuale di carbonio è possibile utilizzare bobine di filo d’acciaio animato. Queste bobine hanno un’anima di materiale disossidante che interagisce con il bagno di fusione e consentono la saldatura senza l’utilizzo del gas protettivo. Rispetto all’utilizzo del gas protettivo, il cordone di saldatura è comunque privo di scorie ma assume una colorazione scura, ha minore penetrazione e qualità meccaniche inferiori.
Funzionamento. La saldatura ha inizio con la pressione del pulsante presente sulla torcia. Il filo tocca i pezzi da saldare innescando l’arco elettrico. Il bagno di fusione, protetto da un cono di gas inerte, è composto in parte dal filo e in parte dai lembi dei pezzi. Esso si miscela e si solidifica, dando luogo al cordone di saldatura. Il gas ha la funzione di preservare il bagno di fusione dall’aggressione dell’ossigeno, influisce sulla penetrazione e conferisce alla saldatura stessa particolari caratteristiche meccaniche.
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| In questo disegno abbiamo voluto evidenziare il cono di gas protettivo che si forma all'uscita della torcia, all'atto pratico invisibile. Esso circonda la zona di saldatura mantenendola isolata dall'ambiente esterno.
| Il gas più utilizzato, per la saldatura degli acciai a media e bassa percentuale di carbonio, è una miscela di argon e anidride carbonica. Per la saldatura di leghe d’alluminio e di rame è utilizzato l’argon. Oltre all’utilizzo del gas più idoneo è necessario sostituire il filo, la cui struttura deve essere compatibile con il tipo di materiale da saldare. Il gas protettivo può essere acquistato nei magazzini del “fai da te” contenuto sotto pressione in piccole bombole. Per quantità maggiori è bene rivolgersi nei centri specializzati su gas tecnici.
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| A sinistra. Una saldatrice MIG carrellata. Nella parte posteriore è ricavato uno spazio per l'alloggiamento della bombola contenente il gas protettivo. A destra. Una saldatrice portatile a filo continuo no-gas, che utilizza esclusivamente filo animato. Questo modello ha solamente due regolazioni d'intensità di corrente, minima e massima.
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